lunedì 22 marzo 2010

I falsi onesti

Scoppia in Puglia la SANITOPOLI del PD

"BARI - L’ex vicepresidente della giunta regionale pugliese Sandro Frisullo (Pd) è stato arrestato e condotto in carcere su disposizione della magistratura barese nell’ambito delle indagini sulla gestione della sanità pugliese. L’indagine si avvale anche delle dichiarazioni accusatorie rilasciate dall’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini ..." [Corriere.it]


Leggi tutto il post...

lunedì 14 settembre 2009

Il PD: Un'offerta inesistente

L'editorialista del Corriere della Sera, Angelo Panebianco , in questo articolo, mette in evidenza l'incapacità del PD di elaborare un programma politico credibile e concreto.
Nessuna idea, nessuna proposta, nessuna reale intenzione di costruire qualcosa di positivo, soltanto proteste e attacchi al Governo strumentali e preconcetti.
Questo è il PD (Partito Delle frodi) in questo momento...


"IL PROFILO POLITICO DEL PD - Un'offerta inesistente

Il Partito democratico si avvia verso il congresso. La lotta precongressuale è stata aspra ma ciò non è servito a guarire la malattia di quel partito: la scarsa credibilità della sua «offerta politica» complessiva, l'assenza di un insieme di idee e di proposte potenzialmente in grado di convincere una parte rilevante di quegli elettori che, fin qui, si sono tenuti alla larga dal Partito democratico. Di più: mi pare che ci sia, in settori significativi del Pd, la sfiducia nella possibilità stessa che una forte offerta politica possa essere confezionata. Come altro si può interpretare il fatto che il gruppo dirigente oggi non speri, per vincere di nuovo, nelle virtù e nelle capacità proprie ma unicamente negli incidenti di percorso altrui? Non è forse vero che, per tornare al governo, il Pd si affida solo alla speranza di una uscita di scena di Berlusconi e della disgregazione del centrodestra? Non è forse vero che esso ripone le proprie chances, anziché nella capacità di attrarre elettori, in quella di attrarre alleati? Puntare tutte le proprie carte, piuttosto che sulle possibilità di sfondamento nell'arena elettorale, sulle manovre nell'arena parlamentare, significa sostituire la tattica alla strategia, sperare che il tatticismo e le capacità manovriere possano sopperire ai ritardi culturali e alle inadeguatezze politiche.

Quando Massimo D'Alema dice che un partito del 27-30 per cento può andare al governo solo costruendo alleanze, rivela la sua sfiducia nelle possibilità di crescita autonoma del partito. Una sfiducia della quale è peraltro facile identificare l'origine: va cercata in una pagina di storia ormai chiusa, quella del partito comunista
..."


Leggi tutto il post...

venerdì 3 luglio 2009

Opposizione e Mafia

Pur di votare NO l'opposizone aiuta la MAFIA

di Mario Giordano (il Giornale.it)


"E così, dopo aver votato contro i terremotati, l’opposizione vota a favore dei mafiosi. Sarà un po’ crudo, messo in questi termini, ma sempre meglio essere crudi che cotti, o meglio: bolliti, come appare la sinistra di questi tempi. Non avendo un’idea, infatti, il Pd vaga fra un Adinolfi e una Serracchiani, cioè vaga nel nulla, cercando di dare un senso alla propria esistenza a suon di no: no ai soldi per l’Abruzzo, no alle norme per la sicurezza. E no anche alle norme contro la mafia.
'Nel pacchetto contro la criminalità, che ieri è diventato definitivamente legge, infatti, non sono previsti soltanto il reato di clandestinità e la regolamentazione delle ronde. Ci sono anche alcune norme che inaspriscono le pene per i boss e soprattutto che mirano a spezzare il meccanismo infernale di pizzo e estorsioni. Il ministro Maroni dice che erano le norme studiate dal giudice Falcone. Il sottosegretario Mantovano ricorda che era dal 1992-93, cioè dai tempi delle stragi, che le cosche non subivano un attacco così duro come quello contenuto in questa legge. E la sinistra che fa? Vota contro. Non si inaspriscono le pene ai boss, non si interrompe un’emozione, e nemmeno un’estorsione.'... "


Leggi tutto il post...

venerdì 26 giugno 2009

Inchieste insabbiate

Otto domande per baffino

Da "il Giornale.it" del 26 giugno 2009:

"Massimo D’Alema ci querela. O meglio annuncia la sua intenzione di querelarci, che non è necessariamente la stessa cosa. All’aspirante segretario-ombra del Pd non è piaciuto il fatto che il Giornale abbia parlato di un’inchiesta, poi insabbiata, che verteva su un giro di squillo utilizzate per ottenere favori e appalti dai politici e che vedeva pesantemente coinvolti alcuni dei suoi più stretti collaboratori quando Baffino era presidente del Consiglio. All’epoca, per intendersi, in cui Palazzo Chigi fu definito «l’unica merchant bank in cui non si parla inglese». Parole di Guido Rossi: non certo un nemico della sinistra, diciamo.
....
Ora qualche domanda vorremmo farla anche noi, se non vi è di troppo disturbo.
  1. Perché l’inchiesta sui D’Alema boys è stata chiusa così frettolosamente?
  2. Che cosa ha esattamente ricevuto in cambio dei suoi servizi la maîtresse che forniva le ragazze?
  3. È vero che appalti che riguardavano anche società partecipate dallo Stato sono stati inquinati da questo vorticoso giro di squillo a Montecitorio e dintorni?
  4. Come mai la nostra solerte magistratura (che a Bari sta facendo sfilare in Procura lucciole, escort e trans per stabilire quante feste si tengono a Cortina) non ha sentito l’esigenza di appurare chi era quel «politico molto influente» che ha goduto dei favori di una prostituta all’interno della Camera dei deputati?
  5. Perché nessun investigatore è stato punto dalla curiosità di approfondire i rapporti tra la famosa maîtresse e l’onorevole Lorenzo Cesa, cattolico, attuale segretario dell’Udc, visto che i due erano in società insieme?
  6. Come mai in quel caso nessuno si affrettò a passare le «carte» agli organi di informazione?
  7. Qualcuno crede davvero che l’indagine rivelata dal Giornale non contenga elementi molto più seri di quella che sta avvelenando la vita del Paese da settimane?
  8. Qualcuno crede davvero che quella vicenda si sarebbe risolta in modo così rapido e indolore se al posto di D’Alema ci fosse stato Berlusconi?
Ecco le nostre domande: non sono dieci, ma ci accontentiamo. Certi che domani la Repubblica, l’Unità, il País, il Times e tutti gli altri immacolati guardiani della democrazia le rilanceranno da par loro. In nome della libertà di stampa e per il bene della nazione. "


Leggi tutto il post...

domenica 21 giugno 2009

Solo dei poveri comunisti

Berlusconi ridicolizza un gruppo dei contestatori.....




Leggi tutto il post...